Da qui vorrei iniziare, dallo sguardo che ciascuno di noi può poggiare sull’anima in questo tempo di prova. Facendoci inciampare nella nostra umana Fragilità. Da sempre abita con noi, ma troppo spesso abbiamo cercato di nasconderla o controllarla.

Lo scenario che stiamo vivendo ha fatto crollare le armature del nostro senso di onnipotenza, del nostro correre talvolta senza ricordare perché, del nostro calcolare, programmare, progettare. In un istante l’invisibile ha svelato la nostra vulnerabilità di fronte al tempo e alla vita, che si muove nel Mistero. E ci sentiamo briciole nell’universo, quasi fossero le stelle a vedere noi minuscoli puntini persi e dispersi.

Ma sentirci piccoli ci consente di vedere l’Infinito. L’Infinito valore di una passeggiata o di una corsa, del tempo stando fermi senza correre, di un abbraccio o della vicinanza di chi amiamo… La fragilità, se la ascoltiamo, anche nella sua voce di rabbia e dolorosa impotenza, ci permetta di scoprire e riscoprire il valore infinito della Vita. Di un uomo, di tutta l’Umanità.

Da qui ripartiamo. Dall’infinito valore della vita e del tempo che siamo e che abitiamo.